Cis Rubicone e il lavoro al tempo del Covid-19: “Che difficoltà reperire i DPI”
Associata al CSR dal luglio 2017, la cooperativa CIS Rubicone, per voce del presidente Simona Della Vittoria, si reputa fortunata per il modo con il quale è stato possibile vivere e lavorare al tempo del Covid-19. Nessun dipendente, infatti, si è ammalato, o peggio, mentre il Paese, specialmente al nord ma anche in Emilia Romagna, viveva situazioni drammatiche ben note a tutti.
Presidente Della Vittoria, come avete affrontato il lockdown?
In cooperativa il lockdown lo abbiamo sentito relativamente: abbiamo continuato, anzi, in alcuni casi ampliato attività di pulizia in ambito civile (banche, uffici, etc); la lavanderia invece è stata chiusa, essendo collegata all’attività di parrucchieri e centri estetici. I servizi cimiteriali, come è triste immaginare, hanno avuto un incremento. In ufficio ci siamo organizzati in smart working fin da subito. Come dirigenza, essendo anche soci lavoratori, (presidente e vice presidente), invece, abbiamo ritenuto di dover essere gli l’ultimi ad ‘abbandonare la nave’ e quindi abbiamo continuato ad andare in ufficio.
Cosa è successo quando è scoppiata l’emergenza?
Ci ha colto di sorpresa, come tutti, e abbiamo fatto fatica ad accaparrarci i DPI (dispositivi di protezione individuale), che per noi erano diventati essenziali immediatamente. Ma questo penso che sia stato un problema generalizzato del nostro Paese: nessuno aveva mai pensato che un’emergenza del genere potesse sorgere, invece avremmo dovuto. Non possiamo fermarci all’oggi, ci vuole programmazione a lungo termine. Inizialmente non si trovavano le mascherine, oggi invece è difficile reperire i guanti monouso: una scatola è passata da 3,90 Euro a 21,00 Euro e, nonostante tutto, non è facile da trovare. Questo per me è il problema ancora oggi: il reperimento dei DPI.
Si sono invece ampliati i lavori relativamente ai servizi nel cimitero del Comune di Savignano sul Rubicone. Di cosa si tratta?
Trattasi del cimitero centrale di Savignano sul Rubicone di nuova costruzione (cdd parte CEISA). Su quest’ ultima parte del cimitero infatti esistono 900 loculi costruiti da un privato che per stipula di un progetto di finanza della durata di 15 anni con il Comune di Savignano ha provveduto, su tale parte e nel corso degli anni alla costruzione, vendita e gestione dei servizi cimiteriali e luci votive. Per accordi presi con azienda concessionaria, abbiamo acquisito il di ramo d’azienda tale parte e siamo subentrati quindi nella concessione con il Comune di Savignano
Come viene svolto questo lavoro?
La realizzazione dei loculi è già stata effettuata, c’è anche un impianto fotovoltaico sopra: la concessione viene rilasciata dal Comune, ma siamo noi che stipuliamo un contratto di pre assegnazione del loculo che poi passiamo al Comune per darlo in concessione all’acquirente per 49 anni, dopo i quali il loculo torna ad essere del Comune. In più svolgiamo servizi cimiteriali tumulazioni e manutenzione delle luci votive. Grazie a questo subentro abbiamo inoltre potuto inserire una persona nuova con svantaggio e possiamo anche attivare tirocini formativi per persone con disabilità. Il lavoro viene svolto presso il cimitero di Savignano. Il contratto invece è stipulato nei nostri uffici.
29 giugno 2020